giovedì 3 ottobre 2013

3. L'invocazione per quando si indossa un abito nuovo


3 .  دُعَـــاءُ لُبْسِ الثَّوْبِ الجَــــدِيدِ
3°: L'invocazione per quando si indossa un abito nuovo 
6- ((اللَّهُمَّ لَكَ الْحَمْدُ أَنْتَ كَسَوْتَنِيهِ، أَسْأَلُكَ مِنْ خَيْرِهِ وَخَيْرِ مَا صُنِعَ لَهُ، وَأَعُوذُ بِكَ مِنْ شَرِّهِ وَشَرِّ مَا صُنِعَ لَهُ))([1]).
Allāhumma laka-alhamdu 'anta kasaūtanīhi, as'aluka min khaīrihi ūa khaīri mā suni°a lahu, ūa 'a°ūdhu bika min sharrihi ūa sharri mā suni°a lahu.

Oh Allah a Te appartiene la lode, tu mi hai vestito di questo [indumento], ti chiedo di farmi beneficiare da esso e [di concedermi] il beneficio per il quale è stato fabbricato, e mi rifugio in te dal suo male e dal male per il quale è stato fabbricato.

* Ti chiedo di farmi beneficiare da esso e di concedermi il beneficio per il quale è stato fabbricato, e mi rifugio in te dal suo male e dal male per il quale è stato fabbricato: "il beneficio del vestito" consiste nella sua lunga durata, nella sua pulizia e nel fatto che venga indossato per soddisfare necessità e bisogni; il beneficio per cui è stato fabbricato consiste nel fatto che esso realizzi i bisogni per i quali è stato fabbricato, come il proteggersi dal caldo, dal freddo e il coprire le parti intime. Il fine dell'invocazione è il chiedere il bene di queste cose e che l'abito possa soddisfare tutte le esigenze per le quali è stato prodotto, come il fatto del permettere di compiere gli atti di adorazione ed obbedienza verso il nostro Signore. Il male invece consiste nel contrario di quanto citato: il fatto che il vestito possa essere tra quelli illeciti, che possa essere impuro o il fatto che possa non durare a lungo; oppure il fatto che possa essere la causa del cadere in peccato, del compiere del male, del divenire vanitosi, arroganti e compiaciuti di sè stessi, ingannati dell'esteriorità e non soddisfatti di ciò che si possiede.




([1])  أبو داود، برقم 4020، والترمذي، برقم 1767، والبغوي،
12/ 40، وانظر: مختصر شمائل الترمذي للألباني، ص47 .

Presente in Abū Dāūd, al numero 4020, Al-Tirmidhī, al numero 1767, Al-Baghūī, 40/12 e vedi anche: "Mukhtasar shamā'il Al-Tirmidhī" di Al-Albānī, a pagina 47.

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