venerdì 20 settembre 2013

16. Supplica da dire all'inizio della preghiera ( dopo il takbir )



16 ـ  دُعَـــــــــاءُ الاسْـــــــتِفْتَاحِ


16°: Supplica all'inizio della salah

  (dopo il takbir)


27-(1) ((اللَّهُمَّ بَاعِدْ بَيْنِي وَبَيْنَ خَطَايَايَ كَمَا بَاعَدْتَ بَيْنَ الْمَشْرِقِ وَالْمَغْرِبِ، اللَّهُمَّ نَقِّنِي مِنْ خَطَايَايَ كَمَا يُنَقَّى الثَّوْبُ الْأَبْيَضُ مِنَ الدَّنَسِ، اللَّهُمَّ اغْسِلْني مِنْ خَطَايَايَ، بِالثَّلْجِ وَالْماءِ وَالْبَرَدِ))([1]).

Allāhumma bā°id baīnī ūa baīna khatāīāīa kamā bā°ad-tta baīna-al-mashriqi ūa-al-maghribi. Allāhumma naqqinī min khatāīāīa kamā īunaqqà-th-thaūbu-al-'abīadu mina-al-danasi, Allāhumma-i-ghsilnī min khatāīāīa, bi-lth-thal-ji ūa-al-mā'i ūal-baradi.

O Allah, distanzia fra me e i miei peccati come hai distanziato fra l’Oriente e l’Occidente*. O Allah, purificami dai miei peccati così come la veste bianca viene purificata dalla sporcizia*. O Allah, lavami dai miei peccati con la neve, l'acqua e il ghiaccio.


* […] come hai distanziato fra l’Oriente e l’Occidente: ha comparato la distanza fra l'Oriente e l'Occidente come un'unità estrema della distanza; e questo perchè,  fra le cose visibili , non vi è distanza  più estrema di quella fra l'Oriente e l'Occidente. Con questo voler distanziare [fra sè e i peccati] si intende [il chiedere] la cancellazione dei peccati e il fatto che Allah non ci punisca per essi oppure il fatto che Egli impedisca la realizzazione di questi peccati e ci protegga da essi.
* […] così come la veste bianca viene purificata dalla sporcizia: ha comparato la purezza della sua persona dai peccati alla purezza dell'abito bianco dalla spocizia perchè la pulizia del vestito bianco dalla sporcizia è più evidente rispetto agli altri colori sui quali potrebbe rimanere un residuo di sporco dopo il lavaggio senza che questo sia evidente su di esso per una caratteristica propria del colore; al contrario ogni traccia risulta chiara sul bianco. Lo scopo di questa similitudine è l'esprimere l'abbandono di tutti i peccati alla stessa maniera in cui l'abito bianco viene purificato dalla sporcizia, sul quale non rimane nessun residuo.
* […] O Allah, lavami dai miei peccati con la neve, l'acqua e il ghiaccio: qui sono stati citati tutti i tipi di elementi purificatori che scendono dal cielo, senza i quali non si può ottenere la completa purificazione (tahāraħ طهارة) se non usando uno di essi; così i diversi tipi di perdono senza i quali non ci si riesce a liberare dai peccati. È come se dicesse: [O Allāh] purificami dai peccati tramite i diversi tipi del Tuo perdono; consiste ciò nella purificazione dai peccati allo stesso modo in cui questi tre elementi riescono alla fine ad annullare le sporcizie, a liberare l'uomo dallo stato di impurità, maggiore e minore. Il significato è: [O Allāh], così come hai fatto in modo che questi elementi siano una causa per raggiungere lo stato di purificazione fai sì che siano una causa per ottenere il perdono. Chiarisce questo significato l'Hadīth trasmesso da 'Abī Huraīraħ, in cui Messaggero pace e benedizione su di lui dice (traduzione dei significati): "Quando il servo musulmano –o il credente- compie il ūdū' (il lavaggio di purificazione) lavando il suo volto ebbene con l'acqua –o con l'ultima goccia d'acqua- si allontana dal suo volto ogni peccato [che ha commesso] guardando con gli occhi (Sahīh Muslim, n.244).

28-(2)((سُبْحانَكَ اللَّهُمَّ وَبِحَمْدِكَ، وَتَبارَكَ اسْمُكَ، وَتَعَالَى جَدُّكَ، وَلاَ إِلَهَ غَيْرُكَ))([2]).

Subhānaka-Llāhumma ūa bihamdika, ūa tabāraka-smuka, ūa ta°ālà jadduka, ūa lā 'ilāha ghaīruka.

Gloria a Te, o Allāh, ti ho glorificato attraverso la Tua lode, sia benedetto il Tuo nome*, altissima e sublime è la Tua Maestà e la Tua gloria, e non vi è altro dio all'infuori di Te.

*Tabāraka-smuka: la barakaħ indica la moltitudine e la vastità, cioè: è superiore e sublime [il Tuo nome], sono molteplici le sue benedizioni nei cieli e nella terra perchè con esso esistono e con esso scende verso di loro ogni bene.




([1])  البخاري، 1/ 181، برقم 744، ومسلم، 1/ 419، برقم 598.
([2])  مسلم، برقم 399، وأصحاب السنن الأربعة: أبو داود، برقم 775، والترمذي، برقم 243، وابن ماجه، برقم 806، والنسائي، برقم 899، وانظر: صحيح الترمذي،1/77،وصحيح ابن ماجه، 1/135.


29-(3) ((وَجَّهْتُ وَجْهِيَ لِلَّذِي فَطَرَ السَّمَوَاتِ وَالأَرْضَ حَنِيفَاً وَمَا أَنَا مِنَ الْمُشْرِكِينَ، إِنَّ صَلاَتِي، وَنُسُكِي، وَمَحْيَايَ، وَمَمَاتِي لِلَّهِ رَبِّ الْعَالَمِينَ، لاَ شَرِيكَ لَهُ وَبِذَلِكَ أُمِرْتُ وَأَنَا مِنَ الْمُسْلِمِينَ. اللَّهُمَّ أَنْتَ المَلِكُ لاَ إِلَهَ إِلاَّ أَنْتَ، أَنْتَ رَبِّي وَأَنَا عَبْدُكَ، ظَلَمْتُ نَفْسِي وَاعْتَرَفْتُ بِذَنْبِي فَاغْفِرْ لِي ذُنُوبي جَمِيعَاً إِنَّهُ لاَ يَغْفِرُ الذُّنوبَ إِلاَّ أَنْتَ. وَاهْدِنِي لِأَحْسَنِ الأَخْلاقِ لاَ يَهْدِي لِأَحْسَنِها إِلاَّ أَنْتَ، وَاصْرِفْ عَنِّي سَيِّئَهَا، لاَ يَصْرِفُ عَنِّي سَيِّئَهَا إِلاَّ أَنْتَ، لَبَّيْكَ وَسَعْدَيْكَ، وَالخَيْرُ كُلُّهُ بِيَـــــــدَيْكَ، وَالشَّـــــرُّ لَيْسَ إِلَيْــــــكَ،
أَنَا بِكَ وَإِلَيْكَ، تَبارَكْتَ وَتَعَالَيْتَ، أَسْتَغْفِرُكَ وَأَتوبُ إِلَيْكَ))([4]).

Ūajjahtu ūajhī lilladhī fatara al-ssamāūāti ūa al-'arda hanīfan ūa mā 'anā mina al-mushrikīn, 'inna salātī, ūa nusukī, ūa mahīāīa, ūa mamātī li-Llāhi rabbi al-°ālamīn, lā sharīka lahu ūa bi-dhālika 'umirtu, ūa 'ana mina al-muslimīn. 'Allāhumma 'anta al-maliku, lā 'ilāha 'illā 'anta, 'anta rabbī, ūa 'anā °abduka, zalamtu nafsī, ūa-'i°taraftu bi-dhanbī, fa-'ighfir lī dhunūbī jamī°an, 'innahu lā iaghfiru al-dhdhunūba 'illā 'anta, ūa-'ihdinī li-'ahsani al-'akhlāqi lā īahdī li-'ahsanihā 'illā 'anta, ūa-'isrif °annī saīī'ahā lā iasrifu saīī'ahā 'illā 'anta, labbaīka ūa sa°daīka, ūal khaīru kulluhu bi-īadīka, ūa al-shsharru laisa 'ilaīka, 'anā bika ūa 'ilaīka, tabārakta ūa ta°ālaīta, astaghfiruka ūa 'atūbu 'ilaīka.
Ho rivolto il mio volto1 verso Colui che ha creato i cieli e la terra, da sincero monoteista, ed io non sono uno di coloro che associano (altri ad Allah)2. In verità la mia salāħ3, la mia offerta sacrificale, la mia vita e la mia morte sono solo per Allāh, il Signore dei Mondi; Egli non ha alcun socio, e questo mi è stato  comandato4 e io sono uno dei Musulmani. O Allāh, Tu sei il Sovrano, a nessuno spetta il diritto di essere lodato se non a Te. Tu sei il mio Signore e io sono il Tuo servo, ho agito ingiustamente nei confronti della mia persona5 e ho riconosciuto il mio peccato6, perciò perdona tutti i miei peccati, perchè nessuno può perdonare i peccati all’infuori di Te. Guidami inoltre verso il comportamento migliore, nessuno mi può guidare in questo all’infuori di Te, e allontanami dal comportamento peggiore perchè nessuno può allontanarmi da questo all’infuori di Te. Eccomi qui, a rispondere alla Tua chiamata7, sono felice di servirti. Tutto il bene giace nelle Tue mani, e il male non proviene da Te8. Io esisto grazie alla Tua Esistenza e a Te farò ritorno. Tu sei Benedetto9 e Glorificato10, cerco il Tuo perdono e a Te torno pentito.  


1 Ho rivolto il mio volto: cioè "ho rivolto con tutta sincerità la mia religione e le mie azioni", è stato anche affermato a riguardo: "ho inteso con i miei atti di culto [soddisfare il Signore…]".
2 Non sono uno di coloro che associano altri ad Allah (in arabo mushrikīn): questo termine vengono definiti tutti i negatori, sia che si tratti di adoratore di idoli, di statue o che sia ebreo, cristiano, adoratore del fuoco, apostata o eretico.
3 La mia salāħ: qui col termine salāħ non si intende solo l'adorazione rituale svolta dal credente cinque volte al giorno, ma si intendono anche tutti i tipi di culto rivolti ad Allāh l'Altissimo.
4 Questo mi è stato  comandato: l'ikhlās, la completa sincerità nell'adorazione, il fatto di rivolgerla tutta unicamente ad Allāh l'Altissimo aspettando da Lui la ricompensa.
5 Ho agito ingiustamente nei confronti della mia persona: nel commettere i peccati e far sì di meritare la punizione per essi.
6 Ho riconosciuto il mio peccato: riconoscere il proprio peccato vuol dire pentirsi di esso.
7 Eccomi qui, a rispondere alla Tua chiamata: in arabo labbaīk. Questo termine indica la volontà di accorrere ad Allāh l'Altissimo rimanendo costantemente in Sua obbedienza.
8 Il male non proviene da Te: sappi che la dottrina della gente della verità afferma che tutte le creature esistenti, buone o cattive, utili o dannose, tutte quante sono state create da Allāh l'Altissimo, per Sua volontà e Suo decreto. I Sapienti si sono trovati in discordia riguardo la spiegazione di questo passo dell'invocazione e hanno espresso le seguenti posizioni:
- La prima, quella più diffusa è che "il male non può essere un mezzo per avvicinarsi a Te".
- La seconda è che "il male non si eleva a Te, mentre vengono elevate le buone parole".
- La terza è che "il male non può esserTi attribuito per educazione", nel senso che non si dice: "O colui che ha fatto esistere il male" anche se è Lui che ha decretato la sua esitenza.
- La quarta è che "rispetto alla Sua saggezza quello che viene visto come male non lo è in verità [dietro ad esso si nasconde un bene che noi ignoriamo]", e questo significato è molto probabile che sia quello inteso, e Allāh ne sa di più.
9 Tu sei Benedetto (tabārakta): Tu meriti la Lode immensa, sempre maggiore.
10 Tu sei Glorificato (ta°ālaīta): Tu sei al di sopra dal somigliare all'illusione di ogni illuso, dall'immaginazione che viene posta per ogni termine [terreno], e da tutti i difetti e le mancanze.


([1])  أخرجه مسلم، 1/ 534، برقم 771.
Trasmesso da Muslim, 1/534, al numero 771.



30-(4) ((اللَّهُمَّ رَبَّ جِبْرَائِيلَ، وَمِيْكَائِيلَ، وَإِسْرَافِيلَ، فَاطِرَ السَّمَوَاتِ وَالأَرْضِ، عَالِمَ الغَيْبِ وَالشَّهَادَةِ أَنْتَ تَحْكُمُ بَيْنَ عِبَادِكَ فِيمَا كَانُوا فِيهِ يَخْتَلِفُونَ. اهْدِنِي لِمَا اخْتُلِفَ فِيهِ مِنَ الْحَقِّ بِإِذْنِكَ إِنَّكَ تَهْدِي مَنْ تَشَاءُ إِلَى صِرَاطٍ مُسْتَقيمٍ))([5]).


Allahumma rabba Jibrīla, ūa Mikā'īla, ūa Isrāfīla, fātira al-ssamāūati ūa al-'ardi, °ālima al-ghaibi ūa al-shahādati anta tahkumu baīna °ibādika fīmā kānū fīhi īakhtalifūn. 'Ihdinī lima-khtulifa fīhi mina al-haqqi bi'idhnika 'innaka tahdī man tashā'u 'ilà sirātin mustaqīm.



O Allāh, Signore di Jibrīl, Mikāīl e Isrāfīl*, Creatore dei cieli e della terra, Conoscitore di ciò che è invisibile e manifesto, Tu sei Colui che giudica, fra i Suoi servi, riguardo le loro divergenze. Guidami, col Tuo permesso, alla verità riguardo ciò su cui essi si sono trovati in discordia, in verità Tu guidi chi vuoi sulla retta via.

* Jibrīl è chiamato anche Al-rūh Al-'Amīn (lo Spirito Fedele), è l'Angelo responsabile della consegna del Messaggio di Allāh l'Altissimo ai Suoi Messaggeri. Mikāīl è l'Angelo responsabile delle pioggie e Isrāfīl è l'Angelo che soffierà nel Corno perchè inizi il Giorno del Giudizio [n.d.t.].
Sono stati nominati costoro fra tutte le creature; troviamo nel Qur'ān e nella Sunnah esempi simili. Viene citato assieme al nome di Allāh ogni cosa di eccellente livello e di grande importanza, al di fuori di ciò che viene considerato miserabile o minuscolo.

* Guidami alla verità riguardo ciò su cui essi si sono trovati in discordia: guidami  a seguire la verità sulla quale si sono trovati in dissenso e fai sì che io rimanga fermo su di essa.

* Col Tuo permesso: per Tua generosità e facilitazione.





31-(5) ((اللَّهُ أَكْبَرُ كَبِيرَاً، اللَّهُ أَكْبَرُ كَبِيراً، اللَّهُ أَكْبَرُ كَبِيراً، وَالْحَمْدُ لِلَّهِ كَثيراً، وَالْحَمْدُ لِلَّهِ كَثيراً، وَالْحَمْدُ لِلَّهِ كَثيراً، وَسُبْحَانَ اللَّهِ بُكْرَةً وَأَصِيلاً)) ثَلاثاً ((أَعُوذُ بِاللَّهِ مِنَ الشَّيْطَانِ: مِنْ نَفْخِهِ، وَنَفْثِهِ، وَهَمْزِهِ))([6]).


Allāhu 'akbaru kabīran, Allāhu 'akbaru kabīran, Allāhu 'akbaru kabīran, ūal hamdu liLlāhi kathīran, ūal hamdu liLlāhi kathīran, ūal hamdu liLlāhi kathīran, ūa subhana Allahi bukratan ūa 'asīlan (da dire tre volte). 'A°ūdhu billāhi mina al-shshaitān: min nafkhihi ūa nafthihi ūa hamzihi.

Allah è il più Grande Grandissimo, Allah è il più Grande Grandissimo, Allah è il più Grande Grandissimo; e la lode spetta ad Allah in tutta la sua moltitudine, e la lode spetta ad Allah in tutta la sua moltitudine, e la lode spetta ad Allah in tutta la sua moltitudine, e la perfezione spetta ad Allah* al mattino presto e nel tardo pomeriggio. (Da dire tre volte). ‘Mi rifugio in Allah da Satana, dalla sua superbia*, dalla sua poetica* e dalla sua pazzia*.

* La perfezione spetta ad Allah (in arabo سبحان الله ): il significato è "Il glorificare Allah affermando la sua perfezione ed estraneità nei confronti di ogni cosa che non gli si addice, come che gli venga attribuito un socio, un figlio, una compagna, e ogni altro tipo di dipendenza o mancanza".

* Dalla sua arroganza: dal suo soffiare la superbia. Questo perchè il superbo si esalta soprattutto se viene lodato.

* Dalla sua poetica: la poesia [al tempo dell'ignoranza preislamica] faceva parte dei soffi di Satana, veniva usata per lodare, denigrare, esaltare, disprezzare [le persone allontanandosi dalla verità].

* Dalla sua pazzia: letteralmente dalla sua strizzata, [dal suo sussurro malvagio].
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32-(6) ((اللَّهُمَّ لَكَ الْحَمْدُ([7])، أَنْتَ نُورُ السَّمَوَاتِ وَالأَرْضِ وَمَنْ فِيهِنَّ، وَلَكَ الْحَمْدُ أَنْتَ قَيِّمُ السَّمَوَاتِ وَالأَرْضِ وَمَنْ فِيهِنَّ، [وَلَكَ الْحَمْدُ أَنْتَ رَبُّ السَّمَواتِ وَالأَرْضِ وَمَنْ فِيهِنَّ] [وَلَكَ الْحَمْدُ لَكَ مُلْكُ السَّمَوَاتِ وَالأَرْضِ وَمَنْ فِيهِنَّ] [وَلَكَ الْحَمْدُ أَنْتَ مَلِكُ السَّمَوَاتِ وَالأَرْضِ] [وَلَكَ الْحَمْدُ] [أَنْتَ الْحَقُّ، وَوَعْدُكَ الْحَقُّ، وَقَوْلُكَ الْحَقُّ، وَلِقاؤُكَ الْحَقُّ، وَالْجَنَّةُ حَقٌّ، وَالنَّارُ حَقٌّ، وَالنَّبِيُّونَ حَقٌّ، وَمحَمَّدٌ × حَقٌّ، وَالسّاعَةُ حَقٌّ] [اللَّهُمَّ لَكَ أَسْلَمتُ، وَعَلَيْكَ تَوَكَّلْتُ، وَبِكَ آمَنْتُ، وَإِلَيْكَ أَنَبْتُ، وَبِكَ خاصَمْتُ، وَإِلَيْكَ حاكَمْتُ. فَاغْفِرْ لِي مَا قَدَّمْتُ، وَمَا أَخَّرْتُ، وَمَا أَسْرَرْتُ، وَمَا أَعْلَنْتُ] [أَنْتَ المُقَدِّمُ، وَأَنْتَ المُؤَخِّرُ لاَ إِلَهَ إِلاَّ أَنْتَ] [أَنْتَ إِلَهِي لاَ إِلَهَ إِلاَّ أَنْتَ]))([8]).
 Allahumma LAKAL - hamd anta Noorus - samawati wal - ardi waman feehin , walakal - hamd , anta qayyimus - samawati walardi waman feehin , [ walakal - hamd , anta rabbus - samawati walardi waman feehin ] , [ walakal - hamd , laka walardi mulkus - samawati waman feehin ] [ walakal - hamd , anta malikus - samawati walard ] [ walakal - hamd ] [ Antal -Haq , wawaAAdukal -Haq , waqawlukal -Haq , waliqa - Okal -Haq , waljannatu Haq wannaru Haq , wannabiyyoona Haq , wa Muhammadun  Haq , wassaAAatu haq ] [ Allahumma laka aslamt , waAAalayka tawakkalt , wabika Amant , wa - Ilayka anabt , wabika khasamt , wa - Ilayka hakamt , faghfir lee ma qaddamt , wama akhkhart , wama asrart , wama aAAlant ] [ Antal - muqaddim , wa - Antal - mu - akhkhir , la ilaha illa formica ] [ anta ilahee la ilaha illa ant .







([1])  الترمذي، برقم 3594، ورقم 3595، وأبو داود، برقم 525، وأحمد، برقم 12200، وانظر: إرواء الغليل، 1/262 .

([2])  البخاري، 1/ 181، برقم 744، ومسلم، 1/ 419، برقم 598.

([3])  مسلم، برقم 399، وأصحاب السنن الأربعة: أبو داود، برقم 775، والترمذي، برقم 243، وابن ماجه، برقم 806، والنسائي، برقم 899، وانظر: صحيح الترمذي،1/77،وصحيح ابن ماجه، 1/135.

([4])  أخرجه مسلم، 1/ 534، برقم 771.

([5])  أخرجه مسلم، 1/ 534، برقم 770 .

([6]أخرجه أبو داود، 1/ 203، برقم 764، وابن ماجه، 1/ 265، برقم، 807، وأحمد، 4/ 85، برقم 16739، وقال شعيب الأرناؤوط في تحقيقه لمسند: ((حسن لغيره))، وقال عبد القادر الأرناؤوط في تخريجه للكلم الطيب لابن تيمية، برقم 78: ((وهو حديث صحيح بشواهده))، وذكره الألباني في صحيح الكلم الطيب، برقم 62، وأخرجه مسلم عن ابن عمر ^ بنحوه، وفيه قصة، 1/ 420، برقم 601.

([7])  كان النبي r يقوله إذا قام من الليل يتهجد.


([8])  البخاري مع الفتح، 3/ 3، و11/ 116، و13/ 371، 423، 465،، برقم 1120، ورقم 6317، ورقم 7385، ورقم 7442، ورقم 7499، ومسلم مختصراً بنحوه، 1/ 532، برقم 769.

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