sabato 21 settembre 2013

15. Suppliche relative all’adhan (la chiamata alla preghiera)



15 ـ  أَذكَارُ الأَذَانِ
 15°: Suppliche relative all'Adhan
(la chiamata alla salah)


- (1) يَقُولُ مِثْلَ مَا يَقُولُ المُؤَذِّنُ إِلاَّ فِي ((حَيَّ عَلَى الصَّلَاةِ وَحَيَّ عَلَى الْفَلَاحِ)) فَيقُولُ: ((لاَ حَوْلَ وَلاَ قُوَّةَ إِلاَّ بِاللَّهِ))([1]).
Īaqūlu mithla mā īaqūlu-al-mu'adh-dhin 'illa fī "haīīa °ala-al-falāh" fa-īaqūl: "Lā haūla ūa lā quūūata 'illā biLlāh".

[Il Muslim] deve ripetere quello che dice il mu'adh-dhin (colui che fa il richiamo alla salāħ), tranne quando egli recita: "Affrettatevi alla salāħ, affrettatevi al successo" [il Muslim] dunque deve dire: "Non c’è alcuna forza nè potenza se non quella che proviene da Allah".

* L'Hadīth a cui ha accennato l'autore è quello su cui sono concordi i Sapienti, ed è quello che riporta (traduzione dei significati): "Quando sentite il richiamo dite come dice il mu'adh-dhin" ed è l'Hadīth riferito da 'Abī Sa°īd 'Al-Khudrī che Allah sia di lui soddisfatto. Invece l'Hadīth in cui viene ricordato l'appello (haīīa °alà ssalāħ – accorrete alla salāħ) e i dettagli [delle frasi da ripetere] è quello della versione riferita da Muslim che dice alla fine (traduzione dei significati): "[Chi dice alla fine, dopo aver ripetuto tutte le formule come nell'invocazione]: lā 'ilāha 'illa Llāha dal suo cuore entra nel Paradiso", Hadīth questo riportato da °Umar Bin 'Al-Khattāb.

"[...] Dal suo cuore": cioè pronuncia ciò con sincerità ed intendendo solo compiacere Allāh l'Altissimo,  dicendo queste parole con l'ikhlās (culto sincerito atto a soddisfare unicamente Allāh l'Altissimo) nel cuore. Questo dimostra che l'ikhlās è una condizione affinchè le azioni vengano accettate da Allāh l'Altissimo, poichè nessuna azione può essere considerata valida senza di esso; dato che il principio in ogni parola ed azione è l'ikhlās. Allah l'Altissimo ha detto: وَمَا أُمِرُوا إِلَّا لِيَعْبُدُوا اللَّهَ مُخْلِصِينَ لَهُ الدِّينَ (البينة 5)   - Eppure non ricevettero altro ordine se non quello di adorare Allāh rivolgendo a Lui il culto con sincerità ed esclusività -con 'ikhlās appunto- (Traduzione dei significati, Suraħ 'Al-Baīīnaħ, 5).


23- (2) يَقُولُ: ((وَأَنَا أَشْهَدُ أَنْ لاَ إِلَهَ إِلاَّ اللَّهُ وَحْدَهُ لاَ شَرِيكَ لَهُ وَأَنَّ مُحَمَّداً عَبْدُهُ وَرَسُولُهُ، رَضِيتُ بِاللَّهِ رَبَّاً، وَبِمُحَمَّدٍ رَسُولاً، وَبِالْإِسْلاَمِ دِينَاً))([2]) ((يَقُولُ ذَلِكَ عَقِبَ تَشَهُّدِ الْمُؤَذِّنِ))([3]).
Īaqūlu: ūa 'anā 'ash-hadu 'an lā 'ilāha 'illa-Llāhu ūahdahu lā sharīka lahu ūa 'anna Muhammadan °abduhu ūa rasūluhu, radītu bi-Allahi Rabban ūa bi-Muhammadin rasūlan, ūa bil-'islāmi dīnan.
Īaqūlu dhālika °aqiba tashahhud al-mu'adh-dhin.

[Il Muslim] dice: "Anch’io testimonio che nessuno ha il diritto di essere adorato oltre ad Allāh, Lui solo, senza alcun socio, e che Muhammad è il Suo servo e Messaggero. Sono soddisfatto di avere Allah come Signore (Rabb)*, di Muhammad come Messaggero e dell’Islam come religione".
Egli dice questo immediatamente dopo che mu'adh-dhin (colui che fa il richiamo alla salāħ) ha finito di recitare la testimonianza di fede.

* Sono soddisfatto di avere Allah come Signore (Rabb): cioè come Re, come Possessore, sono soddisfatto del fatto che sia Lui a disporre e dirigere ogni cosa e affermo che Egli è l'Unico vero Dio.
* Di Muhammad come Messaggero: cioè Messaggero da parte di Allah l'Altissimo. Così lo seguo in tutto ciò che egli ha insegnato per ordine del Suo Signore, faccio ciò che egli mi ha ordinato di fare e mi allontano da ciò che gli mi ha vietato di fare.
* Dell’Islam come religione: cioè delle sue disposizioni e delle sue leggi.


24-(3) ((يُصَلِّي عَلَى النَّبِيِّ × بَعْدَ فَرَاغِهِ مِنْ إِجَابَةِ الْمُؤَذِّنِ))([4]).
Īusallī °alà-al-Nabiīī -salla-Allahu °alaīhi ūa sallama- ba°da farāghihi min 'ijābati-al-mu'adh-dhin.

[Dopodichè il Muslim] pronuncia la formula di saluto al Profeta pace e benedizione su di lui, dopo aver terminato di rispondere alla chiamata del mu'adh-dhin [pronunciando la suddetta invocazione].

*Questo è dall'Hadīth riferito da °AbdiLlāh Bin °Amrū, che Allāh sia di lui soddisfatto, che riferisce di aver sentito il Messaggero pace e benedizione su di lui dire (traduzione dei significati): "Se sentite il mu'adh-dhin dite dunque come egli dice, dopodichè dite la preghiera di saluto su di me, poichè chi dice la preghiera di saluto su di me, Allah con essa [ne dirà] per lui [altrettante] dieci preghiere di saluto; dopodichè chiedete per me 'al-ūasīlaħ, poichè esso è un livello nel Paradiso che non spetta se non ad un solo servo dei servi di Allāh, e spero di essere io questo [servo]; a chi dunque chiederà per me 'al-ūasīlaħ spetterà [la mia] intercessione.
"[…] Dopodichè dite la preghiera di saluto su di me": cioè dopo aver terminato di rispondere all'appello del mu'adh-dhin dite la preghiera di saluto su di me. In verità egli (il Messaggero) ha ordinato di dire la preghiera di saluto su di lui dopo la risposta [all'appello] poichè questa risposta è fatta di un'invocazione e di una lode e la lode non può essere accolta se non è accompagnata dalla preghiera di saluto su di lui, considerando quanto da lui detto, pace e benedizione su di lui (traduzione dei significati): "Ogni invocazione rimane ostacolata finché egli non dica la preghiera di saluto sul Profeta pace e benedizione su di lui".  Hadīth considerato hasan (di buon grado nella catena di trasmissione) da Shkh 'Al-Albānī, vedi "Al-Sahīh" al numero 2035.
25-(4) يَقُولُ: ((اللَّهُمَّ رَبَّ هَذِهِ الدَّعْوَةِ التَّامَّةِ، وَالصَّلاَةِ الْقَائِمَةِ، آتِ مُحَمَّداً الْوَسِيلَةَ وَالْفَضِيلَةَ، وَابْعَثْهُ مَقَامَاً مَحمُوداً الَّذِي وَعَدْتَهُ، [إِنَّكَ لَا تُخْلِفُ الْمِيعَادَ]))([5]).
Īaqūlu:
Allāhumma Rabba hādhihi-aldda°uati-alttāmmati ūa-alssalāti al-qā'imati āāti Muhammadan-al-ūasīlata ūa-alfadīlata, ūa-b°ath-hu maqāman mahmūdani-alladhī ūa°adttahu ['innaka lā tukhlifu-almī°ād].

[Il Muslim] deve dire:
O Allah, Signore (Rabb) di questo perfetto invito* e Signore (Rabb) di questa salāħ perpetua, concedi a Muhammad al-ūasīlaħ* [la postazione ravvicinata] e al-fadīlaħ*, [la postazione d'onore] e resuscitalo nel Giorno del Giudizio mettendolo nella posizione di colui che merita l'elogio, che Tu hai promesso a lui. In verità, [non manchi mai alle Tue promesse].

* Signore (Rabb) di questo perfetto invito: si intende con questo l'invito (da°ūaħ) del Taūhīd (Unicità di Allah). Questa da°ūaħ (invito) è descritta come "completa" poichè lo shirk (l'adorare altri assieme ad Allah) è una mancanza; può essere anche che è stata descritta come perfetta perchè in essa non vi sono cambiamenti e modifiche, bensì questa da°ūaħ rimarrà così com'è fino al Giorno della Resurrezione. Può anche darsi che sia tale per il fatto che è l'unica ad avere la caratteristica di perfezione mentre all'infuori di essa tutto il resto è mancante.
'Al-ūasīlaħ: Si tratta di una postazione in Paradiso.
'Al-fadīlaħ: si tratta di una posizione al di sopra di quella delle altre creature.
Piattaforma elogiata: una nella quale tutte le creature lo loderanno, in modo da portare a termine i conti rapidamente, e da essere così sollevato dalla lunga attesa in piedi o dal suo ruolo d’intercessore.

26-(5) ((يَدْعُو لِنَفسِهِ بَيْنَ الْأَذَانِ وَالْإِقَامَةِ فَإِنَّ الدُّعَاءَ حِينَئِذٍ لاَ يُرَدُّ))([6]).
Īad°ū linafsihi baīna-aladhāni ūa-aliqāmati fa'inna-aldu°ā'a lā īuraddu.

[Il Muslim] invoca chiedendo [il bene] per sè stesso durante l’intervallo che intercorre tra l’adhān (il primo richiamo alla salāħ) e l’iqāmaħ (il secondo richiamo alla salāħ), poichè la supplica in quel momento non viene rifiutata*.

*Si è liberi di invocare Allāh chiedendo ciò che si vuole, ma dobbiamo ricordare che altri Hadīth specificano la condizione che non si tratti di un'invocazione legata a un peccato, alla rottura di un legame parentale, o a una trasgressione.





([1]البخاري، 1/ 152، برقم 611، ورقم 613، ومسلم، 1/ 288، برقم 383.
   

'             Al-Bukhārī, 152/1, al numero 611 e al numero 613; e Muslim, 288/1, al numero 383.



([2]مسلم، 1/ 290، برقم 386.


             Muslim, 290/1, al numero 386.

([3]ابن خزيمة، 1/220 .


'            Ibn Khuzaīmaħ, 220/1.

([4]مسلم، 1/ 288، برقم 384.
 

             Muslim, 288/1, al numero 384.

([5]البخاري، 1/ 152،  برقم 614، وما بين المعقوفين للبيهقي، 1/410، وحسَّن إسناده العلامة عبد العزيز بن باز في تحفة الأخيار، ص38.


'           Al-Bukhārī, 152/1, al numero 614. Ciò che è presente fra parentesi è riferito da 'Al-Baīhaqī, 410/1, e il Sapiente °Abdul °Azīz Bin Bāz ha ritenuto hasan (di buon grado) la sua catena di trasmissione in "Tuhfatu-l-Akhbār", a pagina 38.


([6]الترمذي، برقم 3594، ورقم 3595، وأبو داود، برقم 525، وأحمد، برقم 12200، وانظر: إرواء الغليل، 1/262 .


           Al-Tirmidhī, al numero 3594 e 3595. Vedere anche 'Abū Dāūd al numero 525 e 'Ahmad, al numero 12200 e 'Irūā' 'Al-Ghalīl, 262/1.















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